Se si desidera dare un’impronta esotica al proprio eden domestico non c’è pianta più indicata della palma. Anche nel Nord Italia, dal momento che ne esistono specie resistenti alle basse temperature. Dunque il primo passo consiste nella scelta della varietà che più fa al caso nostro, a seconda del clima e dell’ambiente di coltivazione, in piena terra o in vaso. In linea di massima, tra le palme in grado di tollerare temperature che scendono oltre i -10 gradi si possono annoverare ad esempio Jubaea chilensis, Butia, Cordyline indivisa, Brahea e Trachycarpus fortunei. Queste potranno essere piantate anche in piena terra, avendo cura di sistemare una protezione sulla chioma con del tessuto non tessuto nel caso facesse particolarmente freddo. Sono invece indicate per la coltivazione in ambienti più miti palme come Washingtonia robusta, Caryota, Arecastrum, Archontophoenix e Livingstonia. Per chi poi non vuole rinunciare a coltivare una bella palma all’interno, vi sono specie che crescono bene anche in appartamento, come Dypsis decaryi, Archontophoenix alexandrae, Howea, Phoenix e Chamaerops (hanno tutte bisogno di molta luce e aria e d’estate andrebbero portate all’esterno).
In ogni caso, al momento dell’acquisto, se si dovessero avere dei dubbi è consigliabile chiedere al vivaista quali sono le esigenze specifiche della pianta. Detto questo, passiamo a qualche indicazione di massima per coltivare le palme nel nostro giardino. Non c’è un periodo adatto per la messa a dimora in piena terra delle specie acquistate in vaso; se invece la pianta ha solo un pane di terra, il momento migliore per piantarla è l’estate. Per piante di dimensioni contenute potremo procedere autonomamente, altrimenti è il caso di rivolgersi a vivai specializzati che all’occorrenza possono intervenire con una gru. Il posto migliore per mettere a dimora una di queste piante naturalmente è a sud, dove possano godere di una buona esposizione al sole. Alcune specie tuttavia possono crescere senza problemi anche a mezzombra. Sono invece da evitare gli ambienti troppo esposti a venti di maestrale e tramontana, eccessivamente freddi. La buca dovrà essere leggermente più grande rispetto al vaso. Una volta sistemata la nostra pianta, nel primo anno di vita, durante la bella stagione, è consigliabile somministrare acqua e concime in abbondanza. Vi sono poi specie, come la Phoenix, che ameranno la presenza di un fondo argilloso, con l’acqua che ristagna. Nella maggior parte dei casi tuttavia il terreno dovrà assicurare un ottimo drenaggio, in particolare in presenza di inverni rigidi. Ricordiamoci infine che le piante coltivate in vaso sono ancora più sensibili al freddo, pertanto all’occorrenza andrebbero ricoverate in serra.