Risulta essere possibile creare inchiostri naturali con la madre dell’orzo (dopo essersene bevuti una bella tazza, per non buttare nulla), a umile imitazione dei pittori e degli amanuensi del passato che producevano da sé anche i colori.
Allo stesso modo è possibile utilizzare i frutti del sambuco per una scrittura veramente originale!
Si mettono da parte i fondi del caffè d’orzo fatto con la macchinetta. Si fanno poi bollire e cuocere con poca acqua per almeno 15 minuti, tenendo conto che maggiore sarà il tempo di cottura e la percentuale d’orzo rispetto all’acqua, più scuro diventerà l’inchiostro. Se si asciuga troppo, aggiungere acqua. Conservare in una boccetta di vetro.
Con le bacche mature e scurissime del sambuco, oltre che a fare un’ottima confettura, si può scrivere, con un tratto fra il marrone e il violetto che sa di antico e elegante. Si prendono bacche di sambuco belle mature e si schiacciano con una forchetta o una passaverdura. Si fa bollire la poltiglia per venti minuti con una quantità doppia di acqua. Conservare in una boccetta di vetro.