Blog di Carlo Ciriello

Plurale Italiano e Casi Particolari

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Tralasciando le regole generali sulla formazione del plurale dei sostantivi, vi vogliamo presentare in questa pillola grammaticale i casi più difficili di formazione del plurale.

La lingua italiana è in continua trasformazione e in questi ultimi anni si assiste ad un arricchimento lessicale dovuto soprattutto alla diffusione di internet e del linguaggio informatico ad esso connesso. Noi italiani, almeno in fatto di lingua, non siamo molto conservatori, e dunque accettiamo e facciamo nostri questi nuovi vocaboli, soprattutto inglesi, usandoli come qualsiasi altra parola italiana. La formazione del plurale di questi forestierismi presenta però alcuni problemi visto che alcuni sostengono che bisogna distinguere tra nomi stranieri in uso da tempo e nomi stranieri acquisiti di recente. Solo i secondi formerebbero il plurale secondo la lingua di origine, mentre tutti gli altri resterebbero invariati.

Es: il film/i film

Il nostro consiglio, che rispecchia la tendenza predominante, è di evitare difficili ed inutili distinzioni e lasciare inalterati i nomi stranieri, a prescindere dal momento della loro introduzione nel nostro ricco vocabolario.

Altri problemi sorgono con i nomi femminili terminanti in cia e gia, che al plurale a volte conservano la i e altre volte no.

La regola è semplice e di facile memorizzazione. Se prima di c e g c’è una vocale, è necessario conservare la i

Es: la camicia/le camicie

Se invece c’è una consonante, la perdono

Es: la guancia/ le guance

La regola è spiegata più nel dettaglio in questo articolo sul blog Linguaegrammatica.com.

I nomi terminanti in co e go prendono l’acca -h- se hanno l’accento sulla penultima sillaba, mentre non la prendono se l’accento cade sulla terzultima sillaba

Es: il mago/i maghi

il portico/i portici

Attenzione, questa è la regola generale, ma ci sono tante eccezioni e quindi, in caso di dubbio, verificate su un buon dizionario di italiano.

I nomi terminanti in logo e in fago hanno il plurale in gi se si riferiscono a persone e in ghi se si riferiscono a cose.

Es: lo psicologo/gli psicologi

il dialogo/i dialoghi

l’antropofago/gli antropofagi

l’esofago/gli esofagi

Purtroppo anche questa regola incontra numerose eccezioni.

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Carlo Ciriello è un appassionato ricercatore e divulgatore di informazioni, con una vasta esperienza nel fornire guide dettagliate su una molteplicità di argomenti. Sul suo sito, Carlo si dedica alla condivisione di preziosi consigli per i consumatori e guide pratiche su vari aspetti della quotidianità, dall'arte dei lavori domestici alla navigazione nel complesso mondo degli acquisti.

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